RICORDO DI ANTONIO MAZZA UCCISO DALLA MAFIA PER UCCIDERE TELENEWS

Pubblicato il da Carmelo Garofalo

DI CARMELO GAROFALO

 

 

A 19 anni dalla tragica fine di Antonio Mazza, editore ed editorialista dell’emittente Telenews, sta per venir fuori la verità sui delitti eccellenti del 1993 avvenuti in Barcellona Pozzo di Gotto.

Altro editorialista, attento e pugnace quanto Antonio Mazza è stato ucciso con un colpo di pistola il 9 gennaio dello stesso anno : Beppe Alfano, a noi caro quanto Antonio Mazza e che è ricordato come simbolo dell’antimafia nella città del Longano.

Due volte colpita a morte Telenews continuò a sopravvivere senza alcun sostegno, latitanti le Istituzioni del tempo, continuò la sua  battaglia contro ogni forma di criminalità e di abusi dei politici, in difesa della gente di Sicilia.

Il Direttore e alcuni giovani, pur sapendo che nessuno avrebbe dato una lira per la loro attività, svolta in condizioni di minacce e di continuo pericolo, tanto da dover ricorrere alla protezione delle forze dell’ordine, le sole ad essere loro vicino, per diversi anni continuarono ad informare ed a commentare fino a quando un non chiaro compromesso burocratico pose fine al loro sogno di poter far luce sui tre delitti eccellenti ( nel 1992 era stato ucciso il Consigliere comunale repubblicano di Barcellona P.G. , Salamone,le cui denunce avevano avuto una cassa di risonanza proprio in Telenews con la regia di Alfano e Mazza).

L’attenta e responsabile analisi del giovane e stimato collega Leonardo Orlando su Gazzetta del Sud a seguito dell’operazione Gotha 3 mette in luce, per la prima volta, il legame giornalistico tra Mazza e Alfano e se, a seguito del compromesso che originò un contenzioso durato 8 anni, non fossero andate disperse le videocassette dell’archivio di Telenews, forse si sarebbe arrivati a conoscere la verità dei fatti accaduti nel lontano 1993.

La giustizia sembra procedere lenta ma arriva sempre, meglio tardi che mai anche per un contributo di verità alla storia.

Per essere informato degli ultimi articoli, iscriviti:
Commenta il post