CISL: "LA CRISI A MESSINA HA IL COLORE DELL'ILLEGALITA'"

Pubblicato il da Carmelo Garofalo

“Avviare immediatamente una fase di confronto per approfondire ma, soprattutto, decidere l’utilizzo delle risorse disponibili per superare la precarietà e la marginalità della nostra provincia e garantire un progetto condiviso di “Modello di sviluppo e di missione del territorio. Non c’è più né spazio né tempo per gli sprechi, che vanno eliminati. Bisogna stabilire quali servizi offrire alla comunità, garantire  l’ottimizzazione del personale e la garanzia dei livelli occupazionali nei settori e nelle aziende a partecipazione pubblica”. E’ il messaggio lanciato alle istituzioni e alla  politica locale dal segretario generale della Cisl di Messina Tonino Genovese nella relazione introduttiva ai lavori del Consiglio Generale. Un consesso particolarmente significativo per la presenza del segretario nazionale della Cisl Pietro Cerrito che tra le deleghe ha quelle delle Politiche sociali e assistenziali, e del segretario generale della Cisl Sicilia Maurizio Bernava. Un Consiglio Generale al quale hanno partecipato i 103 dirigenti provinciali del sindacato che hanno animato il dibattito sui bisogni dei lavoratori e dei pensionati, sulle politiche socio assistenziali e gli interventi programmati e programmabili per aiutare il territorio messinese ad uscire dalla crisi.

“La crisi, nel nostro territorio ha lo stesso colore dell’illegalità – ha aggiunto Genovese -  Colpisce, e colpirà sempre di più il prossimo anno, tutte quelle fasce di lavoratori in nero sottopagati e sfruttati che, essendo invisibili, non potranno neanche godere degli strumenti di tutela e sostegno al reddito, soprattutto nel settore dei servizi e del commercio”.

Di crisi, disoccupazione, strumenti di tutela e sostegno al reddito ha parlato Genovese approfondendo la realtà messinese con i dati dello studio condotto dalla segreteria confederale della Cisl messinese su ammortizzatori sociali in deroga, cassa integrazione ordinaria e straordinaria, disoccupazione negli ultimi anni in tutta la provincia. Dai dati elaborati si evince come in provincia di Messina la crisi economica sia solo all’inizio e c’è il rischio concreto di vederla acuita nel prossimo anno.

Un passaggio, nella sua relazione, il segretario generale della Cisl di Messina lo ha riservato alla fase post emergenza dell’alluvione del 1 ottobre. “Mi sarei aspettato anche dalla politica lo stesso trasporto emozionale dei cittadini messinesi, la stessa coesione, condivisione, impegno e senso della comunità – ha detto – era ed è necessario riportare sicurezza e serenità alle popolazioni colpite. Si definiscano le soluzioni, si operino le scelte necessarie, si progettino i bisogni e si quantifichino le risorse necessarie. Si vigili sugli sprechi, sulle furbizie e sulle illegalità. A questo punto, si pretendano le risorse quantificate e certe. Non somme presunte, seppure chieste con generoso slancio, ma il reale fabbisogno preteso da tutta la rappresentanza politica messinese finalmente unita e impegnata per il nostro territorio”.

Il segretario generale della Cisl Sicilia Maurizio Bernava ha voluto lanciare alla Politica un richiamo etico e alla responsabilità affinchè in Sicilia vengano intraprese azioni anticrisi a latere della programmazione di bilancio. “Siamo contrari a elezioni anticipate – ha sostenuto Bernava – è necessario un Governo stabile legato a iniziative anticrisi come investimenti, un migliore utilizzo delle risorse pubbliche, la regolarizzazione dell’accesso ai contributi e agli incentivi tenendo fuori la criminalità, migliorare i servizi per la comunità e mi riferisco a rifiuti, sanità, assistenza. Chiedere – ha ribadito Bernava – la fiscalità di vantaggio al Governo nazionale. E’ l’occasione giusta per colmare il solco esistente tra politica e realtà”

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