FABRIZIO SPADA ALLA GUIDA DELLA RAPPRESENTANZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA A MILANO

Pubblicato il da Carmelo Garofalo

 Fabrizio-Spada.jpg

 

  di ANNALISA CRUPI

 

  Ad assumere la direzione della Rappresentanza della Commissione europea a Milano è Fabrizio Spada. Succede  a Mateo Fornara, dopo un periodo di lavoro come Press Officer presso questa stessa rappresentanza e 16 anni trascorsi a Bruxelles per vari incarichi presso Direzioni Generali della Commissione europea.

 Spada, in un editoriale, che proponiamo integralmente, pubblicato nei giorni scorsi su “ Le 12 Stelle”  settimanale on line della Rappresentanza a Milano della Commissione europea, sottolinea le  difficoltà di una crisi economica globale con conseguenze non facili da affrontare dai cittadini che sottoposti al peso della disoccupazione, delle tasse, guarderanno alle istituzioni con molta meno fiducia… “Inutile nascondersi che i tempi attuali sono difficili per i cittadini e per le Istituzioni, nazionali ed europee. Una crisi economica senza precedenti attanaglia l'Europa da ormai quattro anni, le conseguenze cominciano ad essere pesanti: tasse, disoccupazione, sacrifici, sfiducia nel futuro.
Questa situazione, oltre che provocare sofferenze in vaste fasce della popolazione, fa diminuire il consenso della popolazione nei confronti delle Istituzioni, anche europee, promuovendo l'idea erronea che l'origine dei sacrifici sia legata all'appartenenza dell'Italia all'UE.

Sono convinto che i guai dell'Italia non siano dovuti all'Europa, ma alla combinazione dei seguenti fattori:

- accordi WTO, con entrata della Cina e di altri Paesi a basso costo del lavoro tra i produttori mondiali, concorrenti proprio nei settori in cui l'Italia primeggiava;

- caduta del muro di Berlino, che ha reso l'Italia meno importante strategicamente, e quindi meno supportata economicamente;

- internet, che permette a capitali e informazioni di spostarsi in un click, producendo dove conviene di più;

- inadeguatezza della classe dirigente di molti Paesi, che ha gonfiato eccessivamente la spesa pubblica illudendo i cittadini con un tenore di vita elevato finanziato a debito.

Chi se la prende con l'Europa dovrebbe riflettere attentamente su questi fattori e sul fatto che non c'è decisione a livello europeo che non sia presa col consenso dei governi dei differenti Paesi.
Appartenere all'Europa ha dato moltissimi vantaggi, tra i quali, innanzitutto, la pace; e poi la prosperità e il benessere, grazie all'aumento dei commerci intraeuropei. L'Europa esiste per migliorare la vita dei cittadini, non per vessarli. Per fare un esempio, il Fondo Sociale Europeo nel 2009 e 2010 ha cofinanziato gli ammortizzatori sociali dei lavoratori italiani in mobilità. Stringiamo i denti, alla fine anche questa crisi passerà”.



Per essere informato degli ultimi articoli, iscriviti:
Commenta il post