IL RICORDO DI ROSARIO LIVATINO RIVIVE ATTRAVERSO UN MUSICAL A GELA

Pubblicato il da Carmelo Garofalo

GELA – Un incontro sulla legalità e sulla giustizia; la presentazione di un cd e un dvd musicale sull’antimafia che verrà distribuito a tutte le scuole siciliane, l’intitolazione del grande Palazzetto dello Sport di Gela al “giudice ragazzino” alla presenza del ministro della Giustizia Angelino Alfano e del presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo; la partecipazione di artisti come Ficarra e Picone e Peppe Servillo, anima e voce degli Avion Travel; la proiezione del film documentario di Salvatore Presti “Luce verticale”: questi sono solo alcuni degli eventi che caratterizzeranno la giornata dedicata a Rosario Livatino, il magistrato, ma prima ancora l’Uomo che l’Italia ha imparato a conoscere all’indomani del 21 settembre 1990, giorno in cui “Cosa nostra” spense la luce della sua vita ma non quella del suo ricordo.

L’innamoramento per la vita, la giustizia e la verità di Livatino rivivranno sabato 12 dicembre a Gela – a partire dalle 9.30 - presso il Palasport della Provincia, in occasione di un evento che vedrà riuniti esponenti istituzionali e autorità civili, militari e religiose.

Giovane servitore di uno Stato che, a distanza di 19 anni dalla sua morte, continua a infliggere colpi alla criminalità organizzata, il giudice continua a rappresentare un punto di riferimento per la nostra società. Così, oggi più di ieri, l’operato di Livatino diventa faro di giustizia e speranza: tra i momenti salienti della manifestazione  - organizzata dall’Associazione Amici del giudice Rosario Angelo Livatino, dalla Parrocchia S. Lucia di Gela, dalla Onlus Faro di Pace e dai Gruppi di preghiera della Regina della pace - la cerimonia di consegna della targa commemorativa che verrà posta all’ingresso del Palasport (ore 15.00) e la tavola rotonda (ore 15.30) sul tema “La legge dell’amore nel pensiero e nella vita di R. Livatino” – moderata da Giuseppe Cartella, presidente “Faro di Pace” e promotore dell’evento - che tra i relatori vedrà anche il presidente Corte d’Appello di Caltanissetta Salvatore Cardinale, il docente di Filosofia del Diritto della Cattolica di Milano Enzo Vitale e il procuratore generale di Catania Gianni Tinebra.

A partire dalle 18.30, invece, via allo spettacolo condotto da Salvo La Rosa: in scena il musical tratto dal cd “Il mio piccolo giudice”, con la partecipazione degli interpreti Maria Luisa Corbo, Salvatore Nocera e Fausto Mesolella, diretto da Antonio Raffaele Addamo, regista del film “Con gli occhi di un altro”, che s’ispira a un altro fatto di sangue che sconvolse non solo la Sicilia ma l’Italia intera: l’uccisione di Borsellino. Sul palco verrà raccontata la vita di Livatino, ma soprattutto saranno trasferite al pubblico le sue emozioni più intime attraverso i rapporti con la  famiglia, con la donna amata, con gli amici, con la sua Sicilia, con il mondo che lo ha circondato per 38 anni, età in cui venne ucciso sulla Statale 640 che percorreva ogni mattina da Canicattì - dove viveva con i genitori - ad Agrigento, dove lavorava come giudice a latere presso la Sezione misure di prevenzione del Tribunale. A ricevere la prima copia del cd e dvd sarà il giornalista Enzo Gallo, in rappresentanza della famiglia Livatino. La giornata s’ispira alla legge dell’Amore e vedrà anche momenti di preghiera in onore di tutte le vittime della mafia: lo spettacolo sarà preceduto – alle ore 17 – dalla messa celebrata da mons. Francesco Montenegro, Arcivescovo di Agrigento.

«Ed è proprio in questo scegliere per decidere, decidere per ordinare, che il magistrato credente può trovare un rapporto con Dio. Un rapporto diretto, perché il rendere giustizia è realizzazione di sé, è preghiera, è dedizione di sé a Dio»: le parole del giovane, del giudice, del cristiano Rosario Livatino ben esprimono il suo rapporto con la fede e con l’Amore Supremo, quello che richiamerà sabato, a Gela, tutti coloro che credono nella lotta alla mafia. Per sconfiggerla, al di là di ogni colore politico.  

 

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