L'ASSESSORE CHINNICI CONTRO L'ABUSO SUI MINORI E PER L'AFFIDAMENTO FAMILIARE IN SICILIA

Pubblicato il da Carmelo Garofalo

 L'ASSESSORE CATERINA CHINNiCI



PALERMO - Ricostituito il gruppo tecnico interistituzionale per il coordinamento degli interventi in materia di abuso, maltrattamento minorile e pedofilia. Il decreto è stato firmato dall’assessore regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e delle Autonomie locali, Caterina Chinnici e sarà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana.

L’organismo era stato istituito nel 2004, ma non si riuniva da diversi anni. Tra i compiti assegnati anche quello di proporre le linee guide per la “realizzazione di servizi integrati in rete, forme di raccordo e protocolli d’intesa tra tutte le istituzioni pubbliche e private”.

«Il fenomeno del sospetto abuso e maltrattamento dei minori - afferma l’assessore Chinnici - è complesso e problematico e richiede una disamina multidisciplinare che il gruppo di lavoro può garantire».

Dell’organismo fanno parte, tra gli altri, i rappresentanti degli assessorati regionali della Famiglia e della Sanità, del ministero dell’Istruzione, della prefettura, della Procura e del tribunale dei minori, dell’Unicef, dell’Anci, della Polizia e dei carabinieri e delle associazioni “Telefono arcobaleno” e “Telefono azzurro”.

Inoltre è stato istituito il coordinamento regionale sull’affidamento familiare. Il decreto è stato firmato dall’assessore regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e delle Autonomie locali, Caterina Chinnici e sarà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana.
Tra i compiti dell’organismo quelli di elaborare “linee guida”, circolari esplicative e quant’altro necessario per superare criticità e diffondere le buone prassi, oltre a svolgere funzioni di collegamento con il coordinamento nazionale del servizio affidi.
«Abbiamo deciso di costituire il coordinamento regionale - spiega l’assessore Chinnici - per andare incontro alle difficoltà operative riscontrate dagli enti locali sull’interpretazione e applicazione della normativa vigente».
Dell’organismo fanno parte, tra gli altri, i rappresentanti degli assessorati regionali della Famiglia e della Sanità, del tribunale per i minorenni, dell’Asl 6 di Palermo, dei centri affido, dell’Anci e dell’Urps.
L’affidamento familiare è un intervento sociale di accoglienza, regolamentato per la prima volta dalla legge 184/1983, che affermava il diritto del minore di essere “affidato ad un’altra famiglia quando la propria non sia temporaneamente in grado di provvedere alla sua crescita e alla sua educazione”. Un principio ribadito recentemente, con la legge 149/2001, con la quale l’affidamento familiare viene delineato come la risorsa principale da attivare per il superamento del ricovero dei minori in istituto.

 

 

Per essere informato degli ultimi articoli, iscriviti:
Commenta il post